Ritengo assolutamente gravi
gli infimi attacchi sferrati all’avv.Cerrelli ed altrettanto grave il
comportamento dell’insegnante nei confronti dei liceali crotonesi.
Piu’ che “cronache di
ordinario razzismo” il titolo da dare a tutta la grottesca vicenda che ha
scatenato il legittimo dissenso della parte sana dell’opinione pubblica sarebbe
“Cronache di ordinaria ignoranza”.
Ignoranza che si è manifestata
nella famigerata “traccia” del tema assegnato agli alunni del liceo “Filolao”
di Crotone da parte di uno dei tanti insegnanti ideologizzati che, piuttosto
che trasmettere nelle loro lezioni verità storiche, preferiscono politicizzare
subdolamente lezioni che andrebbero solo disertate.
Il ruolo didattico ed
educativo di un insegnante dovrebbe “limitarsi” alla trasmissione di documenti
storici di diversa provenienza poiché il giudizio sulla storia lo danno gli
storici.
Le leggi razziali del 1938
vanno contestualizzate nel periodo in cui furono promulgate e, quindi, non
hanno nessun addentellato né storico né attuale col nostro presente, e questo
non lo dico io ma molti storici di professione, anche perché oggi sarebbe
anacronistico intercalare quei provvedimenti nella nostra realtà.
Anche in Australia, negli anni
’50, si promulgarono leggi razziali ma nessuno ne parla, è quindi evidente la
malafede e l’ignoranza che impera in una certa classe docente e politica ed è
altresì ridicolo e stupido il riferimento oggetto del tema.
Le reazioni di una certa ala
politica che non riesce ad intervenire fattivamente ed attivamente su questioni
serie e continua a dimostrare la propria pochezza sventolando senza vergogna la
bandiera della completa ignoranza storica e l’attacco fatto all’esponente
crotonese della Lega, l’avv. Cerrelli, un serio e stimato professionista, è
quanto di più infimo qualche esponente partitico rappresentante solo se stesso
e qualche sito di informazione online ghettizzato da sempre nelle proprie
barriere ideologiche potessero realizzare pur di avere il loro momento di
gloria.
La bassezza espressa in certi
interventi è competitiva solo con la pochezza e l’ignoranza del docente che ha
assegnato il compito e sarebbe opportuno, oltre che necessario, istituire dei
corsi di formazione storica e civile per tutte e tre le categorie.
La mia solidarietà all’avvocato
Cerrelli è incondizionata e si basa sulla serietà sia professionale che
personale dello stesso che rimane coerente coi valori che ha sempre professato
e dimostra in questa occasione di avere a cuore il futuro dei nostri giovani
cercando di tutelarli da condizionamenti odiosi e fallaci, e mi auguro che il
ministro della Pubblica Istruzione intervenga con provvedimenti incisivi in
merito a questa sciagurata vicenda.
PAOLA TURTORO
Portavoce regionale AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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