Nella notte i militanti di Azione Identitaria hanno affisso presso
l’ospedale Pugliese e l’ospedale Ciaccio di Catanzaro due striscioni recanti la
scritta: “NO alla triptorelina”.
“Negli scorsi giorni il
Comitato di Bioetica nazionale ha dato il via libera all’Agenzia italiana del
farmaco - spiega il dott. Enrico Tomaselli, vice-coordinatore regionale di
Azione Identitaria - alla triptorelina, che è il farmaco che
blocca la pubertà inibendo pertanto gli ormoni della crescita, ottenendo cosi
il blocco dello sviluppo sessuale del piccolo per dargli più tempo possibile di
scegliere a quale sesso appartenere indipendentemente da quello di appartenenza
biologica”.
“Sono contrario eticamente
all'uso tendente a modificare un fisiologico e normale input puberale. Ritengo
infatti questo un uso improprio, in quanto detto farmaco è nato per curare
disturbi di pubertà precoce ed alcune forme di neoplasie, non per modificare
una normale fisiologia puberale.”
“Una scelta dunque che, da un
punto di vista scientifico-etico e religioso, noi di Azione Identitaria non
possiamo accettare poiché rappresenta l’ennesima vergogna propinata sotto le
mentite spoglie - continua Tomaselli - di voler correre in aiuto del bambino,
che presenta disturbi psichici legati alla sua non accettazione sessuale
biologica, con la falsa pretesa e presunzione di poter bloccare lo sviluppo del
bambino stesso per ottenere in lui la consapevolezza di una maturazione fisica
esente da disturbi mentali e sofferenze varie”.
“Inoltre, con rammarico, apprendiamo che il
voto favorevole a questa scellerata decisione, che va contro le leggi di Dio
prima di tutto e poi a quelle della scienza, è che - afferma l’esponente di
Azione Identitaria - è stato dato dalla parte cattolica del comitato di
Bioetica nazionale, una vera e propria ferita morale difficile da rimarginare”.
“Decisi a non sottostare ad
accettare questa sorta di depravazione medica e mentale -conclude Tomaselli -
che vede vittime innocenti i bambini sottoposti ad una miriade di bombardamenti
ormonali, chiediamo l’immediato intervento del governo attraverso le due
rappresentanze più logiche per la tematica trattata, il ministro della Sanità,
Giulia Grillo, e quello della Famiglia, Lorenzo Fontana, affinchè si oppongano
all’utilizzo della Triptorelina e la mettano subito al bando”.
“In ogni caso la nostra
avversione nei confronti di questa spaventosa apertura della medicina verso il
gender è appena iniziata e non si fermerà fino a quando non la vedremo
debellata poiché riteniamo che tutto ciò che è contro natura è esecrabile e
condannabile, anche da un punto di vista medico/biologico.”.
Dr
Enrico Tomaselli
Vice
coordinatore regionale AZIONE IDENTITARIA CALABRIA
Nessun commento:
Posta un commento