Avrà
inizio sabato 7 ottobre su c.so Nicotera, isola pedonale, di Lamezia Terme la
raccolta firme promossa da ACU-Calabria ed Azione Identitaria Calabria.
I
promotori, alla presenza del presidente ACU – Calabria, avv. Sergio Tomaino, saranno
presenti con un gazebo per informare i cittadini lametini sui diritti da
pretendere per quanto riguarda la pessima gestione del servizio idrico a
Lamezia.
Di
seguito il testo dell’iniziativa che toccherà periodicamente vari quartieri
della città:
“L’Associazione
Consumatori Utenti, ACU-Calabria, ed
Azione Identitaria, ciascuno nel
rispetto dei propri scopi sociali, ma entrambe nel primario interesse dei
diritti del cittadino, hanno organizzato una raccolta di firme finalizzata
all’invio di una diffida alla LAMEZIA
MULTISERVIZI affinchè provveda immediatamente al rimborso, in favore di
tutti i cittadini titolari di utenza idrica, di quanto pagato per la fornitura
dell’acqua non erogata a causa di interruzioni.
Con la stessa raccolta di
firme si chiede alla Lamezia Multiservizi,
in applicazione della legge, di non inserire più nelle fatture i consumi
stimati.
La Lamezia Multiservizi, da più di due anni, con regolare cadenza
settimanale, interrompe per giornate intere o per diverse ore l’erogazione
dell’acqua potabile, spesso anche senza il dovuto preavviso.
Tale sistematica
interruzione, non occasionale e non dovuta a fatti eccezionali, ha provocato e
sta provocando nella cittadinanza gravi disagi.
La legge e la
giurisprudenza consentono, in tali casi, ai cittadini di reclamare e di vedere
soddisfatti i propri diritti.
Infatti, se da un lato il
cittadino ha il dovere di pagare le fatture per la fornitura idrica, dall’altro
la Lamezia Multiservzi ha il dovere di restituire ai cittadini la somma
corrispondente ai giorni di mancata erogazione dell’acqua.
Il cittadino, spesso
vessato, che ama lamentarsi delle cose che non funzionano, senza timore deve reclamare i propri diritti anche
nei confronti della PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE, nei casi in cui la gestione dei servizi pubblici è carente
o di qualità inferiore a quella prevista dai contratti.
Acu
Calabria e Azione Identitaria stanno predisponendo una diffida che
verrà inviata alla Lamezia Multiservizi chiedendo l’immediato rimborso di
quanto illegittimamente incassato per l’acqua non erogata.
La Lamezia Multiservizi verrà anche diffidata ad inserire nelle
fatture l’esatto consumo di acqua e a non richiedere ai cittadini il pagamento
per i consumi stimati.
Anche in questo caso la
legge e le sentenze della Corte di Cassazione obbligano gli enti gestori a
richiedere il corrispettivo per l’esatto
consumo di acqua, previa lettura effettiva dei misuratori.
ACU
e Azione Identitaria invitano tutti i cittadini ad alzare la
testa, a reclamare per la tutela dei propri diritti e partecipare
all’iniziativa apponendo una firma presso i punti di raccolta organizzati”.
ACU Calabria
AZIONE IDENTITARIA
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