Esprimo la mia più totale
solidarietà e vicinanza alla famiglia Romeo
ed in particolare a papà Cosimo che,
per il secondo anno consecutivo è chiamato a lottare per far avere e rispettare
a suo figlio Nicola, studente diversamente
abile di Locri, il sacrosanto diritto
allo studio.
Anche quest’anno, infatti, e
per il secondo consecutivo, è stato impedito a Nicola di frequentare
regolarmente le lezioni nel suo istituto di Locri perchè la scuola è sprovvista
della figura specializzata per assistere chi, come lui, non è autosufficiente
allo svolgimento di tutte quelle attività didattiche e sociali e, proprio per
questo, a sua tutela dovrebbe essere applicata la legge che prevede il
riconoscimento di un insegnante di sostegno per seguire i ragazzi come Nicola, cosi
come recita la famosa Legge 104.
Ed invece, nell’indifferenza
più totale di tutte le istituzioni politiche preposte, nessuno si è preoccupato
di garantire la regolare presenza a scuola di Nicola, nessun assistente
educativo è stato nominato pur conoscendo tutti la problematica che ormai è a
tutti risaputa dal momento che lo stesso Cosimo
Romeo sta lottando allo strenuo con tutte le forze a sua disposizione per
far rispettare i diritti di suo figlio.
Un anno fa intervenni
personalmente interpellando sia l’assessore regionale Roccisano sia il “fervente” sostenitore dei diritti civili Corbelli, ma nulla di veramente
risolutore è stato fatto ed ora la famiglia Romeo si ritrova coi problemi di
sempre.
E’ davvero vergognoso che, nel
2017, in Italia possano succedere tali cose: non garantire il diritto allo
studio di uno ragazzo è di per se grave, lo è ancora di più negarlo per
negligenza ad un giovane diversamente abile, tutto questo mentre 800 insegnanti
stanno per attuare insieme ad alcuni membri del Parlamento uno sciopero della
fame per protestare contro la mancata approvazione della legge sullo Ius
Soli, mentre Nicola e la sua famiglia vivono tutto questo disagio
nell’indifferenza generale senza nessuno disposto a dare una mano per risolvere
in maniera definitiva la situazione.
Bene ha fatto il signor Cosimo Romeo a presentare un esposto
alla Procura
della Repubblica per questa grave negligenza del mondo scolastico ed
allo stesso tempo mi rivolgo al Ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, affinchè intervenga per quelli che sono i suoi
poteri e le sue competenze in merito. Non accettiamo che un nostro connazionale,
che vive purtroppo una situazione non uguale a quella di altri suoi coetanei
normodotati, sia costretto a subire insieme alla famiglia tali vessazioni
burocratiche e negligenze marchiane che arrivano a ledere anche la dignità
umana.
Noi di Azione Identitaria siamo come sempre accanto alla famiglia Romeo per qualsiasi azione di sensibilizzazione
vorrà attuare e ci riserviamo anche, se sussistono i presupposti, di presentare
formale querela contro il Ministro della Pubblica istruzione in carica.
Igor
Colombo
Coord.
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA
Nessun commento:
Posta un commento