In seguito alla nostra
segnalazione del 7 giugno c.a., che ha fatto seguito all’esposto di un privato
cittadino di Lamezia, in cui mettevamo in allerta sul sospetto di abusivismo
edilizio in contrada Pastorizia da parte di un’associazione che si occupa di accoglienza
immigrati, la “Fondazione Belem”, furono posti i sigilli ai moduli abitativi
in oggetto ma ad oggi abbiamo constatato che non si è proseguito con la stessa
solerzia a definire il problema.
Essendo rimasti vigili, noi di
Azione Identitaria, abbiamo
constatato che i moduli sono ancora impiantati in zona e non si è proceduto a
rimuoverli e che gli stessi sigilli sono stati violati .
Ad evitare che la violazione
dei sigilli possa nuocere al proseguimento delle verifiche di legalità o,
peggio ancora, che si lasci cadere nel dimenticatoio questo atto illegale
invitiamo i preposti, Comune di Lamezia Terme e Vigili Urbani, a sollecitare lo
smantellamento dei moduli che, ricordiamo, sorgono su terreno ad uso agricolo e,
pertanto, non idonei all’uso abitativo al quale la suddetta fondazione pare volesse
destinarli.
Considerando che il sequestro
del cantiere è stato intimato a seguito di opportuni accertamenti troviamo irrazionale
che, a distanza di oltre due mesi, non sia stata altresì intimata la rimozione
dei moduli, non vorremmo che questo temporeggiamento servisse ai “colpevoli” a
sanare la posizione poiché, in tal caso, il Comune si renderebbe complice di un
illecito, pertanto invitiamo chi di competenza a procedere con solerzia a
bonificare il sito ed a vigilare, intanto, affinchè la legalità venga
rispettata.
BRUNO
SPATARA
Reggente regionale
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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