Solidarietà ai militanti di Forza Nuova che, per aver liberamente
espresso un pensiero comune a tantissimi italiani, sono diventati bersaglio di
minacce da parte del responsabile per l’accoglienza in Calabria, Giovanni Manoccio.
A quanto pare Manoccio non perde occasione per
confermare le sue smanie di protagonismo assurgendo a vittima dei “cattivoni”
che non condividono la sua disponibilità al tradimento del popolo italiano (è
di qualche mese fa l’invito a dimettersi, fattogli da Azione Identitaria tramite uno striscione presso la Cittadella
della regione a Catanzaro e che ha scatenato in lui una crisi “vittimistica” dal
suo profilo facebook) e, per questo, usa la stampa come megafono per
richiedere sostegno da chi, come lui, si preoccupa di certa forma tralasciando
la sostanza, ed infatti non si è fatta attendere la risposta di solidarietà
addirittura dal governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, che ha dato la priorità ai vagheggiamenti di
questo personaggio ambiguo, piuttosto che concentrarsi sui non pochi problemi
che affliggono la sua regione, unendosi alla corale nenia soporifera di
ricorrere a provvedimenti contro l’apologia al fascismo e da Franco Corbelli, fondatore e coordinatore
del Movimento Diritti Civili in Calabria, lo stesso che ha ignorato per anni le
oggettive difficoltà di un ragazzo disabile di Locri.
Ad Emiliano consigliamo di
aggiornarsi soprattutto sull’ ultima sentenza, che lui da ex magistrato non
dovrebbe ignorare, che non condanna il saluto romano tanto temuto da questi sensibili
esponenti di partiti inutili per la Patria, ed al Corbelli di preoccuparsi maggiormente delle concrete esigenze
richieste sul territorio senza aspettare che Azione Identitaria intervenga a sostegno di chi protesta per un
diritto.
Riguardo a Manoccio, accecato oramai dalla sua
avida brama d’accoglienza tanto da condannare anche le canzoni (ha minacciato
anche il cantante Povia), vogliamo ricordargli che Azione Identitaria continuerà a vigilare ed intervenire sul suo
deplorevole operato, magari regalandogli ancora qualche altro sprazzo di
celebrità, da lui tanto ambita e celata da umanitarismo, e rinnoviamo l’invito
a dimettersi rinunciando alla carica propagandistica riconosciutagli da chi,
come lui, non muove un dito per i calabresi.
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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