L’invio, da parte della Prefettura di Catanzaro, della Commissione
d’Accesso Antimafia nella società SACAL
rappresenta un fatto estremamente importante e potrebbe offrire finalmente la
possibilità di fare chiarezza a 360° su una società che ha subito pesantemente
l’infiltrazione della criminalità organizzata.
Non è un mistero, infatti, che
vari collaboratori di giustizia abbiano parlato di assunzioni pilotate e
controllate dai clan della piana ed anche di assegnazioni di appalti ad imprese
che, pare, siano in odore di mafia.
Il fatto che risulta ancora
piu’ grave sono state le pressioni politiche espletate, riguardo all’assegnazione
della gestione unica degli scali calabresi, proprio verso SACAL che, stando alle dinamiche e nonostante varie inchieste che l’hanno
vista coinvolta, ha goduto della preferenza dell’ENAC e di tutta la politica regionale calabrese come se gli stessi
ignorassero le posizioni giudiziarie della società.
Da non sottovalutare nemmeno
il tentativo del governatore Mario
Oliverio che, pur di evitare un commissariamento, tra l’altro da me invocato
dal 2012, ha ripiegato sulla nomina a presidente della società individuando nel
Dr. De Felice, ex prefetto, la
figura che avrebbe potuto scongiurare ciò che la stessa Procura si stava
accingendo a fare.
Probabilmente la sindrome di
onnipotenza che contraddistingue Oliverio avrà vacillato quando De Felice,
tramite dichiarazioni rilasciate alla stampa, mise a conoscenza i cittadini
dell’iniziale opposizione del cda a
conferirgli pieni poteri ed affermando, percio’, che non sarebbe diventato la “copertura
del malaffare di nessuno”.
Oggi leggiamo la serenità con
la quale la notizia è stata accolta dal presidente di SACAL, e non potrebbe essere
altrimenti essendosi insediato da una settimana, ma siamo curiosi di sapere se
la reazione del Governatore puo’ vantare la stessa serenità, visto che per
agevolare SACAL come gestore unico
ha addirittura contestato una sentenza del TAR, appoggiando la decisione dell’on.
Bianchi, che riammetteva in concorso la società SAGAS di Crotone.
I professionisti dell’antimafia
che si sono esibiti al TRAME di
Lamezia si sono guardati bene dallo sprecare qualche parola sulla commissione
di accesso antimafia al comune di Lamezia o sulle inchieste di mafia che hanno
coinvolto la SACAL.
Ci auguriamo che venga
sradicata dalla SACAL quella cappa
di potere massonico mafioso che da tempo ne condiziona tutta la gestione.
Igor
Colombo
Coordinatore
regionale
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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