venerdì 7 settembre 2018

Reggio Calabria, intercettazioni ROS - Turtoro (Azione Identitaria) chiede al Prefetto l'invio della commissione d'accesso antimafia al Comune.



Quanto verificatosi questa mattina a Reggio Calabria risulta l’ennesima mortificazione per la città stessa e per l’intera regione Calabria, ed il sindaco Falcomatà, resosi protagonista di intercettazioni telefoniche “pericolose” che lo avvicinerebbero alla cosca Libri, non può uscirsene con dichiarazioni pseudo-sarcastiche su un social.
Risale ad un anno fa circa la nostra richiesta di accesso al Comune della commissione antimafia (per il “caso” Marcianò) e proprio a firma dello stesso militante che si è visto recapitare in questi giorni l’avviso di proroga delle indagini per il reato contestato all’art.294 c.p., una coincidenza che ci lascia perplessi soprattutto alla luce delle gravità che pare stiano emergendo dall’informativa dei ROS.
Sentiamo, quindi, doveroso, sia per far chiarezza su questa e altre vicende che per la tutela del sindaco stesso (che si dichiara “socialmente” estraneo ai fatti), rinnovare la richiesta al Prefetto di Reggio Calabria per l’invio della Commissione antimafia di accesso agli atti del comune metropolitano affinchè, attraverso la visione di atti e delibere ed altro, venga accertata o scongiurata l’influenza mafiosa nelle varie azioni amministrative.
Un dovere, questo di chiedere l’accesso agli atti, che dovrebbe partire dallo stesso sindaco a sua garanzia, ed un dovere verso i cittadini reggini che hanno la sfortuna di assistere ad una continua mortificazione della loro città troppo spesso coinvolta nei connubi mafiosi e vittima, per colpa di chi l’ha governata, di condizionamenti loschi nelle scelte amministrative pubbliche.

Paola Turtoro
Portavoce regionale
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA



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