Siamo stati contattati ed
abbiamo incontrato i residenti di via Belvedere, nel cuore del centro storico
di Lamezia Terme, per una problematica di degrado che investe questo quartiere.
Nel giungere sul posto abbiamo visto le condizioni in cui versa un immobile di
proprietà del comune, l’ex Palazzo Panariti oggi intitolato al compianto
artista e maestro prof. Carlo Rambaldi, lasciato completamente all’abbandono ed
al degrado.
I residenti ci hanno riferito di essersi
rivolti piu’ volte sia al Comune che alla Multiservizi riscontrando soltanto
l’indifferenza delle istituzioni preposte.
Il cancello di ingresso dello
stabile, che un tempo era in gestione di un’associazione che si prendeva cura
dei diversamente abili, è chiuso con un lucchetto e pertanto anche per gli
stessi abitanti del posto, che si erano anche offerti di prestare la loro opera
in maniera del tutto gratuita per restituire al decoro il Palazzo, non è stata
possibile, per l’impossibilità di accedervi dall’interno e la loro richiesta di
avere le chiavi è stata negata.
Esasperati dalla reticenza riscontrata si sono
rivolti a noi di Azione Identitaria e quanto si è presentato dinanzi ai nostri
occhi è qualcosa di vergognoso e non degno di una città civile come Lamezia
Terme: erbacce altissime di ogni tipo, alberi cresciuti e lasciati all’incuria
ed anche all’insicurezza in quanto vi è anche il serio pericolo che qualche
ramo possa spezzarsi e cadere all’esterno del vicolo del quartiere a ridosso
delle abitazioni dove spesso sostano bambini ed anziani.
Noi ci chiediamo come sia
possibile che uno stupendo stabile, dedicato alla creatività ed alle arti, situato
nel cuore di uno dei centri storici più belli e caratteristici della città, sia
lasciato cosi all’abbandono ed all’incuria con il dispiacere più profondo nel
vedere che lo stesso è stato intitolato ad un personaggio illustre come il
prof. Rambaldi che tanto bene ha voluto a Lamezia Terme. E’ una ferita, questa,
anche alla sua memoria che non possiamo far passare nell’indifferenza.
Consci del fatto che
sottoporre tale problematica a chi in questo momento occupa la sede vacante di
viale Perugini è perfettamente inutile, vista la reticenza ed il muro che il
commissariamento ha alzato nei confronti di tutte le categorie in città, noi lo
stesso dobbiamo rivolgerci alle istituzioni nel rispetto della legalità e di
tutte quelle forme propedeutiche all’osservanza di essa, pertanto sollecitiamo Comune e Multiservizi a
voler prestare opera di riqualificazione e pulizia dell’immobile nel più breve
tempo possibile o, quantomeno, a concedere il nullaosta ai residenti del luogo,
i quali armati di tanta buona volontà e degli strumenti necessari sono pronti a
prestare la loro opera ed i lavoro di pulizia in forma completamente gratuita
per ridare dignità, decoro e pulizia, ad uno stabile ed ad un quartiere che
merita maggiore attenzione e rispetto.
Al commissario Alecci
ricordiamo che il rispetto della legalità passa anche attraverso la cura
dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri quartieri, perché una zona
lasciata ed all’abbandono è facile terra di conquista di ogni degrado e
delinquenza che può attecchire in un contesto in cui vivono famiglie perbene e
che conservano la memoria storica di una città tramandata e raccontata in ogni
vicolo di questo caratteristico quartiere.
Pasquale
D’Amico
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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