Nella notte, i militanti di Azione Identitaria, hanno affisso uno
striscione al Ponte San Rocco del Torrente Cantagalli a Lamezia con scritto
“Sindacato
traditore, quando #stayhuman per il lavoratore?”
Il messaggio lanciato è
un’accusa verso il servizio inutile e frodatorio dei sindacati in Italia,
ridotti da anni al servizio di un potentato politico ed economico e che nulla
hanno mantenuto dell’originario ruolo per il quale nacquero, che era la tutela
a 360° dei lavoratori contro un dilagante capitalismo sfruttatore e
mortificatorio della dignità umana.
Dall’inizio dell’anno ad oggi
il numero delle vittime di incidenti sul lavoro è di ben 380 unità, mentre le
“vittime silenziose”, quelle condannate al precariato ed alla disoccupazione,
sono numerosissime, ma di questo i sindacati non se ne occupano e, piuttosto,
considerano una conquista l’attività di “bike messenger” (fattorini in
bicicletta) pagata con oboli pietosi.
Il maggior sindacato italiano,
la CGIL, che ha ormai assunto il
ruolo di “paracolpo istituzionale” per la difesa della grande industria e delle
multinazionali operanti in Italia, non si accontenta di aver trovato il suo
posto al tavolo dei potentati economici, ai quali è chiamata a consumare in
onore di un omertoso giuramento a discapito dei lavoratori, adesso allarga il
suo campo nel business dei nuovi schiavi, l’immigrazione.
Nessuno #StayHuman per il
lavoro precario e per le morti bianche (di lavoratori spesso assunti in nero)
poiché vorrebbe dire mettersi contro i foraggiatori dei loro lauti stipendi e
perdere, quindi, le prestigiose scrivanie che hanno conquistato durante questi
anni vendendosi la vera missione per cui furono istituite.
Come Azione Identitaria consigliamo a questi signori di sostituire la
maglietta rossa dell’emorragia umana con una nera a ricordo delle tante vittime
di incidenti sul lavoro e di suicidi di Stato, poiché se di emorragia vogliono
preoccuparsi lo facciano per quella vera: l’emorragia occupazionale.
Ufficio stampa
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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