A distanza di un anno e mezzo
dall’invio del libro “il campo dei santi” come omaggio da
parte nostra, come Azione Identitaria
Calabria ci pregiamo di inviare un secondo dono al sindaco Lucano di Riace: una bottiglia di buon
liquore nazionale, l’Amaro Lucano.
Questo perché, sicuramente, non
è un bel periodo per il sindaco di Riace che ora si ritrova ad affrontare il problema
del dissesto economico e finanziario dell’ente ed è sotto inchiesta per truffa
ai danni dello Stato e della UE, concussione ed abuso d’ufficio.
E se da un lato, quello
riguardante il “modello Riace”, i rapporti delle ispezioni prefettizie hanno
magicamente cambiato tono, passando da quello inquisitorio, con tanto di prove
e testimonianze, a quello osannante con testimonianze romanzesche e commoventi,
dall’altro il prefetto Michele Di Bari
è stato lapidario nel dare l’ultimatum al sindaco coccolato dalla Boldrini:
dichiarare il dissesto o scioglimento e commissariamento del Comune.
Non si puo’ dire che Lucano
non abbia avuto il tempo di correre ai ripari ma, nonostante il silenzio
mediatico sulla vicenda, alla fine lo stesso segretario comunale si è visto
costretto a comunicare al prefetto che il Comune non aveva approvato il piano
di riequilibrio entro i termini previsti dalla legge, un riequilibrio
necessario causato da una gestione poco attenta al territorio e distratta da
altri pensieri.
Consapevoli della pesantezza
del boccone da digerire, per il sindaco, abbiamo dunque ritenuto doveroso
aiutarlo a metabolizzare il fallimento con l’ausilio di un buon amaro che,
inoltre, porta il suo nome.
Azione
Identitaria Calabria
Nessun commento:
Posta un commento