Inaccettabile e vergognosa la
situazione che si sta vivendo a Lamezia Terme riguardo al razionamento
ingiustificato e, soprattutto, illegale del servizio idrico.
Non bastava l’annosa e barbara
usanza di bloccare il servizio nelle ore serali e notturne in alcune zone della
città, ora il provvedimento colpisce l’intera area cittadina e non solo a tarda
sera e tale sopruso viene perpetrato da Sorical, l’ente preposto dalla
Regione Calabria ad agire e pretendere il pagamento del consumo dell’acqua
andando, in tal modo, contro il principio universale (sancito anche con un
plebiscitario referendum nel 2011) che sancisce che l’acqua è un bene pubblico
e che, pertanto, non deve essere mercificata.
Piu’ volte, noi di Azione Identitaria, ci siamo occupati
del sistema idrico calabrese gestito da Sorical, tanto da aver apposto dei
simbolici sigilli presso la sede della stessa per sancire la nostra visione
rispetto alla gestione “privata” che l’azienda fa dell’acqua chiedendone la
soppressione per gestione immorale, perché è immorale ed incivile che tale ente
faccia ricadere sull’utenza i problemi amministrativi che la affliggono,
privando un’intera cittadinanza di un bene primario qual è l’acqua, con
l’esercizio di una forma palese di estorsione.
Non possiamo accettare
ulteriormente che nel terzo millennio si viva in condizioni da “quarto” mondo
per il sol fatto che si sia concesso di lucrare oltre ogni misura su un bene
primario tutelato, inoltre, dalla carta dei diritti universali e, pertanto,
chiediamo ai commissari prefettizi che attualmente amministrano la città di
Lamezia Terme, di procedere a denunciare la Sorical, come già in
Calabria molti comuni hanno fatto, e rigettare il debito milionario che la
società millanta verso la città procedendo, poi, ad una gestione
autonoma (comunale) del servizio affinchè sia a carico dell’utenza solo la
spesa del servizio idrico e non il consumo del bene primario.
Vincenzo
Ferrise
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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