Trovo assolutamente grave la
presenza di un rappresentante delle istituzioni, nonché presidente della
commissione regionale anti ndrangheta, on. Arturo Bova, a Riace nel giorno
della solidarietà.
Lo stesso si è lasciato andare
ad inaudite dichiarazioni nei confronti dei giornalisti calabresi, rei, secondo
lo stesso Bova, di far trapelare le notizie relative alle indagini alle quali è
sottoposto il sindaco Lucano.
Fermo restando che a noi non
interessa l’opinione dell’on Arturo Bova riguardo alla figura politica del
sindaco di Riace, ma le sue dichiarazione stridono fortemente con la carica
istituzionale che esso ricopre, non è un fatto assolutamente accettabile che il
presidente della commissione regionale anti-ndrangheta rilasci tali
dichiarazioni a sostegno di un soggetto sottoposto ad indagini da parte della
magistratura ed attacchi altresì la libera informazione di quei professionisti
che, in una regione come la Calabria, sono oggetto spesso di minacce e violenze
per il solo fatto di raccontare la verità ed informare.
Un indagato non è un
condannato, ma un rappresentante dell’antimafia dovrebbe usare cautela e
rispetto verso la stessa carica che ricopre e nei confronti di tutti i calabresi
onesti e l’on Bova ha dimostrato molta superficialità lasciandosi andare a
dichiarazioni faziose senza avere il buongusto di aspettare la fine delle indagini
per poi esprimersi sull’operato del sindaco di Riace.
Alla luce di tutto questo noi
di Azione Identitaria chiediamo le
immediate dimissioni da presidente della commissione regionale antimafia dell’on
Arturo Bova il quale, con la sua esposizione mediatica a sostegno di un
soggetto politico indagato, si è ampiamente dimostrato inadeguato a ricoprire
un ruolo cosi’ importante e delicato, soprattutto in Calabria.
Paola
Turtoro
Portavoce
regionale
Azione
identitaria Calabria
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