Che l’amministrazione Falcomatà abbia da pensare a tutto
tranne che alla città di Reggio Calabria
non è più un mistero ma che attenda la tragedia per correre ai ripari con
interventi emergenziali è davvero vergognoso.
E’ dal mese di giugno che si
verificano episodi di caduta alberi in città, e proprio in punti nevralgici e
frequentati sia da pedoni che da automobilisti, e l’ultimo risale a ieri ed
ancora una volta in zona lungomare, alla pineta Zerbi.
Fortunatamente anche stavolta
non si sono registrati danni a cose o persone ma reputo incosciente e
menefreghista il comportamento del sindaco che ancora non ha provveduto ad
affidare la cura di questi alberi secolari a persone competenti.
Come al solito, e dopo episodi
clamorosi, si assiste ad una escalation di pareri più o meno competenti
relativamente alla prevenzione e stavolta l’eccezionale ondata di caldo ha
contribuito a crearne di estrosi ma il vero problema rimane e non vediamo la
volontà di affrontarlo e risolverlo.
La potatura stagionale e
consapevole, che stagionalmente andrebbe effettuata, quest’anno è stata
sostituita dalla caduta libera, ma degli alberi stessi che, non curati ed
affardellati dal peso dei loro rami, stanno manifestando il loro malessere.
Pensiamo che massacrare la
chioma con potature errate e assolutamente scriteriate possa generare poi una
struttura arborea adeguata ad assorbire l’impatto del vento?
O che dimenticarsi di curare
adeguatamente il grande albero non porti alcuna conseguenza? Gli
alberi, soprattutto in città, devono essere curati (non manutenuti), come
qualsiasi altro essere vivente, in maniera adeguata e professionale.
Ricordiamoci che dopo tutto
gli alberi sono i nostri avi, hanno creato l’ossigeno e tutte le condizioni per
noi vitali sulla terra, ci hanno dato frutti, riparo e legno che abbiamo usato
per creare oggetti di ogni tipo o anche solo per scaldarci. E lo hanno sempre
fatto gratuitamente, senza chiedere nulla in cambio se non un po’ di rispetto e
conoscenza.
Antonello
Geymet
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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