I militanti di Azione Identitaria hanno affisso nel
centralissimo Corso Numistrano, a Lamezia Terme, uno striscione con su scritto:
” Poitiers – Lepanto – Vienna:
la vera Europa è quella”.
Il messaggio che vuole
lanciare il movimento politico è abbastanza chiaro e si rifà a quelle storiche
battaglie avvenute nel vecchio continente e ritenute significative, ed oggi
anche evocative, di una Europa forte, volta a fermare l’espansione islamica sul
nostro suolo.
La
battaglia di Poitiers, combattuta nel 732 d.C., vide il conflitto
tra i musulmani di Abd Al-Raham, all’epoca governatore della Spagna conquistata
dagli arabi, ed i Franchi guidati da Carlo Martello, che si concluse con la
straordinaria vittoria delle truppe cristiane guidate da quest’ultimo.
Accanto a questa le due
importantissime di Lepanto, del 1571,
dove la flotta della Lega Santa Cristiana sotto il comando di Don Giovanni
d’Austria, che rispose alla chiamata di Papa San Pio V, ebbe la meglio contro
quella ottomana, lo stesso Miguel Cervantes, l’autore di Don Chisciotte, partecipò
tra le fila dei cristiani e definì quella battaglia di Fede “Il
più grande evento che videro i secoli”.
Infine la straordinaria,
quanto miracolosa, impresa compiuta l’11 settembre 1683 dall’esercito europeo
della cristianità spinto dallo straordinario uomo di Fede, il frate Marco D’Aviano, che bloccò oltre 300
mila musulmani guidati da Karà Mustafà
che avevano in pratica già conquistato Vienna, chiamata la “Mela D’oro”, ed
erano in procinto di avere la meglio su Roma.
Guardando ed analizzando
queste battaglie nel contesto attuale non si fa fatica a constatare che la
storia, nei secoli, si muove e si ripete ed un certo Islam ha sempre le antenne
sensibili riguardo alla debolezza dell’Europa, specie ai giorni nostri, provocata
da politiche distruttive di ogni valore, logica e religiosità , che annullano
Fede e differenze etniche, consentendo la violazione di sacri confini, nei
secoli sempre difesi tenacemente, e la distruzione di tradizioni e cultura
millenaria.
Lungi dal volerne fare
certamente un discorso di “islamofobia”
poiché sappiamo bene che proprio in Siria, autentica trincea contro il
terrorismo, cristiani e musulmani combattono insieme Daesh, addestrato e
finanziato da Usa e Gran Bretagna e che terrore e spargimento di sangue sta
portando in Europa con i suoi attentati che mietono sempre vittime innocenti,
come l’ultimo di Barcellona.
L’Europa
deve riappropriarsi della propria storia e della propria capacità di reagire
alla minaccia di invasione che da secoli si perpetua.
Oggi la minaccia è
rappresentata e coadiuvata da un piano studiato dall’alta finanza mondialista
che vuole imporre la sostituzione etnica nelle nostre città e, di conseguenza ,
anche quella religiosa ma non vediamo, tranne
che nell’Europa dell’est, una difesa dei nostri sacri confini e della Terra dei
nostri Padri, con una Chiesa che ha oramai completamente abdicato a quella che
è la sua vocazione di autentica Fede, con un Papa che parla solo come Dottore
privato e pone il soggettivismo come
analisi della visione cristiana degli eventi politici e sociali.
La stessa propaganda a favore
dello ius soli, risalente a pochi giorni fa, pertanto, va in antitesi
con la tradizione cattolica, con gli insegnamenti di San Tommaso D’aquino e con
Papi come Leone XIII che, nella sua enciclica de Rerum Novarum, parla
del diritto di ogni popolo di avere una
Terra ed ogni Terra un popolo, definendo l’immigrazione un fenomeno negativo.
Se questa Europa, lacerata
dalle ferite inferte da una classe politica di burocrati, non recupera le sue
radici profonde e ferree anche la lotta al terrorismo islamico sarà sempre più
difficile e combattuta in numero impari, pertanto fermare leggi assurde e
dissolutrici come lo Ius Soli diviene un fatto
prioritario, una vexata quaestio da cui dipenderà il futuro del nostro popolo
sempre più in difficoltà ed incapace di reagire per arginare il piano
mefistofelico di gente come il magnate Soros, che da anni
indisturbato finanzia rivolte in tutti gli stati liberi e sovrani per creare
destabilizzazione.
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
Ufficio
stampa
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