Abbiamo appreso da una
conferenza stampa, tenutasi a Crotone dall’assessore allo sport Frisenda, di lavori di riqualificazione
che interesseranno la storica piscina
CONI di Crotone.
Da quanto emerso si evince l’avvio
dei lavori per la messa in sicurezza perimetrale esterna e la pulizia della
parte interna, che era diventata oramai una vera e propria discarica alternata
a dormitorio per i numerosi migranti che occupano il nostro territorio.
Considerando l’ultimo
intervento “architettonico” di questa
amministrazione, che ha cementificato letteralmente la fontana di piazza Rino
Gaetano, ci è venuto il timore che stessa sorte possa toccare alla emblematica
piscina crotonese ed infatti, dando uno sguardo al progetto, ci siamo resi
conto che potrebbe prendere le sembianze di qualsiasi cosa tranne che di
piscina anche se, a detta dello stesso assessore, l’amministrazione Pugliese si
è resa disponibile a proposte e progetti (non ci vogliamo chiedere, dunque, il
progetto presentato alla stampa cosa stia a significare).
Abbiamo raccolto gli umori dei
crotonesi e, con grande entusiasmo, abbiamo riscontrato in essi un grande
spirito identitario: i crotonesi rivogliono la piscina.
Non staremo qui a sindacare
sul perché il vecchio e valido progetto dell’ex presidente provinciale non
abbia avuto la fortuna di vedersi realizzato ma avalliamo cio’ che il popolo
crotonese è disposto a ribadire a gran voce e cioè che la piscina dovrà tornare
ad esse tale.
Con piacere ed anche con un
pizzico di orgoglio apprendiamo che anche il presidente della lega velica, Francesco Verri, spinto dalle nostre
proposte ha già dato appuntamento affinchè nasca un comitato per la piscina,
anche se restiamo del parere che a Crotone sorgano troppi comitati per non
concludere nulla.
Da parte nostra ci siamo già
attivati per coinvolgere vecchi e nuovi atleti a sostegno di questa iniziativa
ed abbiamo riscontrato il favore del campione olimpionico Michele D’Oppido e di suoi atleti della squadra master di Lamezia.
La gestione di impianti
sportivi, e soprattutto piscine, su tutto il territorio nazionale porta profitti
ed occupazione, per non parlare dell’indotto che porterebbe un turismo sportivo
che la nostra città potrebbe offrire memore anche della sua antica storia,
pertanto non riterremo valida nessuna obiezione a questo proposito.
Catia
Tricarico
AZIONE
IDENTITARIA CALABRIA
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