In
virtù delle proposte e dei Disegni di Legge che in questi giorni si stanno
presentando in Parlamento circa il dover
dichiarare da parte dei membri di Camera e Senato e del Governo la loro appartenenza a logge
massoniche entro tre mesi dalla loro proclamazione, diventa necessario che
anche le amministrazioni locali si
muovano in questo senso.
Un
anno e mezzo fa lanciai la proposta, al Consiglio Comunale di Lamezia ed a
tutta la Giunta, di voler procedere con l’inserimento nello Statuto comunale
dell’obbligatorietà di dichiarare l’affiliazione a logge massoniche da parte di
sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri comunali ma nulla fu fatto in
questa direzione ed ancora non vi era né questa proposta di legge dell’On. Fava
(vice presidente della Commissione Parlamentare anti-mafia) cosi come non si erano ancora manifestate le dichiarazioni
del Dott. Gratteri riguardo al mondo occulto della Massoneria e dei suoi
affiliati ed il legame con le consorterie criminali.
I
DDL degli onorevoli Fava e Mattiello prevedono anche il divieto di affiliazioni
a logge massoniche da parte di magistrati, alti funzionari delle forze armante
e vari funzionari pubblici, tutte rivolte al contrasto di certi fenomeni
rafforzando cosi la legge Anselmi. Chiedo pertanto al sindaco di Lamezia, Mascaro, a tutta la Giunta e al Consiglio
comunale di voler procedere con questa mia richiesta, la quale oggi non può
essere accolta con la stessa indifferenza di quando la proposi la prima volta.
Questa
non vuole essere una caccia alle streghe, cosi come non lo è da parte della
Commissione Parlamentare anti-mafia che propone per Il Parlamento quanto io
auspico per l’amministrazione locale .
Bisogna
assolutamente verificare la compatibilità tra chi svolge funzioni pubbliche e
l’appartenenza a determinati sodalizi che sono fondati su vincoli di
obbedienza.
Ritengo
tutto questo un atto dovuto da parte dell’amministrazione comunale, tutti i
cittadini devono avere il diritto di sapere da chi sono amministrati, quale sia
il loro orientamento politico e non, e ciò diventa necessario proprio per
quanto dal Parlamento si va prospettando su questa strada ed argomento.
Ricordo
altresì che già in alcuni Comuni italiani si è proceduto con l’inserimento
nello Statuto di dichiarare l’obbligo di appartenenza a logge massoniche, e su
questa linea ricordo anche un coraggioso tentativo, l’unica cosa che apprezzai
dell’ex sindaco Speranza nella sua condotta politica, di far dichiarare ai
propri assessori, all’atto della composizione della sua prima Giunta nel 2005, l’
appartenenza a logge massoniche, ma quel timido tentativo fu stroncato sul
nascere accompagnato dalla levata di scudi delle varie logge con in testa
l’allora Gran Maestro del GOI, Gustavo Raffi.
Spero
che il sindaco Mascaro si muova il più presto possibile per dar seguito a tale
mia richiesta e credo che, lo stesso primo cittadino, non dovrebbe avere
difficoltà questa volta ad accogliere ciò, anche perché le sue ultime
dichiarazioni di lotta alla criminalità e di desiderio di città della legalità fanno emergere la sua grande sensibilità ed
attenzione per questi delicati argomenti e, l’inserimento nello Statuto
comunale dell’obbligatorietà di dichiarare se si è massoni, potrebbe
rappresentare un grande atto di trasparenza ed un abbrivo che lascia ben
sperare per il futuro a Lamezia ed anche per le amministrazioni che verranno
negli anni dopo la sua.
Igor Colombo - Coord, reg.
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA
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