giovedì 2 febbraio 2017

Calabria, inchiesta su gestione fondi UE, Spatara (AIC): "Ente Regione si conferma covo del malaffare!"

Da “Rimborsopoli” agli arresti per ‘ndrangheta l’ennesimo scandalo che coinvolge l’ente “Regione Calabria” non risulta che l’ennesima conferma della assoluta inutilità ed allo stesso tempo pericolosità di questa istituzione che, tra malaffare e fondi “maldistribuiti”, continua ad interpretare troppo spesso il ruolo di protagonista nello scenario che lega sempre piu’ mafia-massoneria e politica.
Lungi da noi assurgere al ruolo di garantisti o giustizialisti ma, purtroppo,  senza stupore ci lascia la notizia dell’arresto dell’onnipresente oggi consigliere regionale, eletto anche stavolta con notevoli consensi, preposto in passato all’assessorato al Lavoro, Nazzareno Salerno.
Di qualche giorno fa le ultime dichiarazioni di Giuliano Di Bernardo già ex Gran Maestro del GOI a conferma che la massoneria è legata alla ‘ndrangheta ed ai grandi partiti politici, gli stessi partiti che alternativamente si accingono a governare la nostra regione.
Non escludiamo nessuna precedente giunta regionale ma teniamo a ricordare, ad un popolo troppo spesso distratto ed annichilito da paroloni e titoloni costruiti spesso proprio a cancellare la memoria, che l’attuale Giunta si è costituita con tempi “allungati” proprio a causa di coinvolgimenti degli eletti o dei nominati in affari poco limpidi.
L’ente regione ha da sempre costituito uno strumento sia di dilapidazione di fondi destinati al territorio sia di aggiogamento per mantenere consensi elettorali costruendo carrozzoni per lo piu’ socialmente inutili ma troppo spesso convenienti per chi da queste strutture ne trae vantaggiosi sodalizi elettorali ed economici, un vero e proprio Moloch istituzionale, ed è per tale motivo che, oggi come ieri, anche se con altra sigla ma in coerenza con cio’ che propaghiamo, siamo fermamente convinti che l’ente regione debba essere abolito e vada ridata autonomia alle province.
Riteniamo fondamentale, alla luce soprattutto delle affermazioni di Di Bernardo, il commissariamento quinquennale della Regione Calabria per far si che venga  fatta una decisiva e concreta pulizia sia delle cariche sia delle nomine e di tutto cio’ che ruota attorno ad essa.
L’impegno del movimento che rappresento, Azione Identitaria Calabria, sarà quello di informare e sensibilizzare i cittadini,  che hanno il diritto di conoscere il funzionamento e le innumerevoli lacune che questo Ente rappresenta e le zavorre che continua ad alimentare restando comunque avulso alle richieste ed alle esigenze del territorio, un territorio che continua a credere a questi incantatori di serpenti e molto spesso resta immobile in attesa di ottenere la “magia” promessa sottovalutando il fatto che si continuano a calpestare i nostri diritti in nome di un egoismo avido e mai sazio che trova forza, sostegno e linfa vitale nella criminalità organizzata.
Presto scenderemo nelle piazze per informare anche su questa tematica che è trasversale e concatenata con i molti disagi che viviamo quotidianamente .

BRUNO SPATARA – reggente regionale AZIONE IDENTITARIA CALABRIA

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