Ritengo oggi doveroso
riaffrontare l’argomento più caldo delle ultime ore che riguarda l’aeroporto di
Crotone e la sua fantomatica riapertura facendo un escursus storico per sintetizzare piu’ di un anno di presa per i
fondelli a danno dei crotonesi.
E’ dal 2012 che si parla di
gestore unico per il sistema aeroportuale calabrese indicando la SACAL come prescelta ed intanto varie
inchieste di mafia coinvolgono la stessa società e nel mentre si fa fallire la
società S.ANNA di Crotone e si
piazza a capo della nuova società (SAGAS)
quello che, secondo il governatore della Calabria (Mario Oliverio) doveva essere un suo burattino.
Nel frattempo finiscono i
soldi della regione, utili per mantenere in vita un sistema (quello
aeroportuale calabrese) nato monco e partorito dalla precedente giunta Scopelliti.
Da qui parte la strategia: si
tenta lo stesso gioco con la nuova società (SAGAS) ma il crac non arriva poichè il "burattino" si
dimostra serio imprenditore ed allora si passa alle “maniere forti”, si chiude
lo scalo e si impone la bocciatura alla candidatura del bando di concorso ENAC per lasciare libera la strada alla
società lametina e, nonostante un ricorso vinto al TAR, si continua ad imporre
volontà calate dall’alto a favore di “nonsisachi”, ma rappresentato “degnamente”
dall’onorevole crotonese Dorina Bianchi che non conosce limiti a fare false promesse ed il suo decennale disinteresse per
la città di Crotone, impugnando la
sentenza e montando una grottesca farsa per tenere gli animi calmi per almeno
un annetto (il 5 dicembre 2017 si pronuncerà il Consiglio di Stato).
Intanto “Fratelli d’Italia” (coordinato da Maria Adele Bottaro) lancia l'iniziativa di protestare contro
l'ennesima violenza che si sta realizzando ai danni della città ma arrivano dei
cittadini, in buona fede per carità, che non vogliono "fare politica"
ma occuparsi della polis (la
cacofonia logica salta all’occhio).
Si crea un comitato arginando
il partito che per primo aveva preso l'iniziativa, si aggregano persone che non
conoscono i giochi e persone a cui i giochi fanno comodo e si arriva persino a
scindere il comitato ed a formarne un altro sotto il nome di associazione, si
allontanano i partiti ma si chiede la collaborazione ai sindaci ed ai
sindacati, ogni manifestazione organizzata è disertata dalla stragrande
maggioranza dei cittadini e serve solo per le passerelle e per far si che i
sindaci presenti raccolgano applausi alla “minaccia” di deporre la fascia
tricolore che, pero’, rimane attaccata saldamente sul loro petto.
Nel frattempo un ex prefetto
viene nominato presidente della società dal governatore ed una commissione
d’accesso arriva in SACAL, i due sindaci (di Crotone e di Isola C.R.)
rinunciano a costituirsi parte civile e ben due comuni facenti parte del CDA (Lamezia
Terme ed Isola Capo Rizzuto) vengono sciolti per infiltrazioni mafiose e … dopo
piu' di un anno di teatrini, si continua a dare i numeri nel vero senso della
parola poiché in meno di un mese sono state comunicate piu’ di 7 date diverse
ad annunciare l’apertura dello scalo crotonese, nel puro stile dei “testimoni
di Geova” nell’annunciare date per la fine del mondo.
Chiedere le dimissioni del
governatore Oliverio è doveroso quanto chiedere a tutti coloro che si sono
improvvisati difensori dello scalo pitagorico di cospargersi il capo di cenere
ed ammettere un fallimento prevedibilissimo.
Paola
Turtoro
AZIONE IDENTITARIA
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