mercoledì 18 gennaio 2017

Immigrazione come fenomeno storico di decadenza: gli Hyksos.


L’immigrazione, proprio come fenomeno di invasione e poi, conseguentemente, di dominazione straniera sugli autoctoni, ha sempre portato decadenza con le sue insidiose infiltrazioni all’interno di civiltà e popoli geneticamente prosperi . 

Uno dei primi fenomeni di questo genere, che tanto danno è andato ad arrecare ad una civiltà splendida e dominante, avvenne in Egitto nel 18 sec A.C. ad opera degli Hyksos, una popolazione semitica. 
Gli hyksos arrivarono ad invadere quelle terre in maniera graduale tanto che, inizialmente, neppure i Faraoni si accorsero di quanto andava preparandosi per il loro popolo e per la loro cultura, che presto sarebbero entrate in forte crisi identitaria e culturale rischiando di cancellare ogni esistenza di quella genesi faraonica millenaria. 
Solo dopo alcune generazioni, che seppero far propri lo spirito ancestrale e la carica di antica cultura e civiltà autoctona, gli egiziani, sotto il faraone Ahmose, ripresero il controllo delle loro terre cacciando gli invasori dominatori che seminarono per più di 200 anni ogni tipo di decadenza. 
Forte dI quell’esperienza, dopo qualche centinaio di anni, lo stesso Egitto riuscì a stroncare sul nascere un’altra grande minaccia per la propria civiltà, rappresentata dal signore della guerra siriano, Principe di Qades, il quale organizzò e mise su il più grande e potente esercito fino ad allora mai visto. 
La storia dei popoli è fatta di epoche e di fatti che ciclicamente nel corso del tempo possono ripetersi, anche a distanza di migliaia e migliaia di anni, sempre con un certo aspetto simile di causa ed effetto. 
Il fenomeno immigratorio, pensato e realizzato come grande sostituzione dei popoli, è proprio nella sua genesi rappresentativo di negatività e di dissoluzione verso chi lo subisce, non apporta risorsa e non è assolutamente preludio di civiltà e rinascita del popolo e del territorio, piuttosto rappresenta la disintegrazione di tradizioni e civiltà vive e vissute da generazioni di popoli per millenni, quella che si chiama Patria è la terra dei nostri Padri ed ogni patriota ha il diritto ed il dovere di difenderla da chi vuole cancellarla attraverso processi incompatibili e fallimentari di assimilazione ed integrazione che portano al più grande crimine verso l’umanità ed i popoli, cioè la cancellazione di tutte le differenze etniche.

Nessun commento:

Posta un commento